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Novosibirsk, 22 agosto

Poco a poco la steppa cede il posto alla città. Prima qualche dacia isolata, poi dei grandi capannoni industriali, poi i palazzi, ancora mescolati a grandi aree vuote, finalmente una giungla di palazzi e ciminiere. Ad un tratto ci troviamo in un enorme piazzale, dove un mercato sembra crescere attorno ad un posteggio di autobus. Ci sono già tre Greyhound, e appena ci fermiamo siamo circondati dai mercanti.

-Andiamo a fare provviste da un'altra parte- dico a Nemi -qui l'arrivo di quattro autobus avrà già fatto salire i prezzi.

In realtà avevo voglia di andare in giro per la città con lei, e Nemi lo capisce benissimo.

Il centro storico di Novosibirsk, sulle rive dell'Ob, dopo l'incendio del 2003 è stato minuziosamente ricostruito in finto legno per i turisti, soprattutto giapponesi. Nei negozi si trova di tutto, ma i prezzi sono semplicemente incredibili. Io però non ci bado troppo e compro cibo di qualità. Sulla riva ovest dell`Ob troviamo la ``Crêperie Brétonne" e ci sediamo a mangiare.

-Avrei tanto voluto arrivare in Francia -dice Nemi.

-E cosa speravi di trovarci?

Lei scrolla le spalle e continua a mangiare. Io vorrei che non avesse nessun rimpianto; io non ne ho. Torniamo all'autobus tenendoci per mano.

Appena arriviamo l'autista mi dice, in un francese quasi corretto, che devo andare a discutere dei piani di difesa con i capi degli altri autobus.

-Gli altri autobus? -faccio io.

-Dobbiamo formare una carovana. Tra qui e Tungushka cè una grossa banda di pirati della steppa, e un autobus isolato non ha nessuna possibilità di passare.



Andrea MILANI
Sat Aug 17 15:26:08 MET_DST 1996