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Siberia meridionale, 10 agosto

La strada scende con dei ripidi tornanti fino al fiume. Nessuno sa il nome del fiume, tranne -forse- l'autista, che fa finta di non parlare alcuna lingua che noi conosciamo. Subito dopo il ponte ci fermiamo per la cena. Nemi ``apparecchia" sopra un sasso, un po' discosto dai fuochi, disponendo artisticamente le scatolette di tonno, il pacco di gallette, i temperini, la bottiglia d'acqua e un piccolo mazzo di fiori.

-Siediti -e mi indica un sasso coperto di muschio.

Io mi siedo e mi presto al suo gioco, mi faccio servire come se lei fosse la padrona di casa. Anzi ci comportiamo come se fossimo una vecchia coppia; del resto stiamo sempre insieme da quando siamo partiti.

Verso la fine del pasto, mentre scende la sera e ci guardiamo alla luce incerta dei falo', ad un tratto mi chiede:

-Non mi hai ancora veramente spiegato perchè sei partito.

-E tu non lo hai ancora capito? -rispondo, e poi la bacio a lungo.

Il cielo è già pieno di stelle, che luccicano e ridono di noi.



Andrea MILANI
Sat Aug 17 15:26:08 MET_DST 1996