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23 aprile 2071

Dopo la scuola chiamai Benedetta perchè mi accompagnasse a visitare altre famiglie.

-Quando sono stato da Marco-le dissi-non mi è parso che fosse messo tanto bene. Ma è un buon cercatore?

-È bravo, ma forse non si dedica molto al suo lavoro. Si occupa molto di più di sua figlia e di fare quello che diverte Laura. E poi forse ha avuto sfortuna; fatto sta che è almeno un anno che non trova pozzi.

-Questo significa che è povero?

-Non proprio, ma avrebbe proprio bisogno di prendere un grosso premio per pagare i debiti. Per esempio ha un lungo conto in sospeso con me per i passaggi in elicottero! Se vuoi vedere un cercatore che invece sta proprio bene ti porterò da Carlo, il padre di Cecilia.

Il camper di Carlo era un modello veramente lussuoso: non solo era quasi due volte più grande di quello di Marco, ma luccicava come se fosse appena uscito dalla fabbrica e come se la sabbia del deserto non osasse posarcisi sopra.

Quando mi avvicinai al camper di Carlo mi accolse una donna abbastanza piccola, coi capelli bruni lunghi fino alle spalle, a cui le piccole dimensioni degli occhi e del naso conferivano un aspetto infantile. Doveva essere Elena, la moglie di Carlo.

Elena mi condusse dentro. La stanza era in stato piscina (il massimo del lusso nel deserto) e la bambina stava facendo il bagno. Carlo scese dalla bolla di guida e si presentò:

-Salve, io sono Carlo, e questa è mia moglie Elena, ma ora seguimi nell' altra stanza, perchè è la che ho lo stato bar. Mentre stavamo per entrare la stanza divenne prima camera da letto e poi sauna e allora sentii la voce di Elena che doveva averci preceduto nella stanza:

-Uffa! Questa apparecchiatura non riesco mai a farla funzionare! Vieni tu Carlo!

-Arrivo cara! -disse Carlo correndo al pannello di comando, e in un batter d' occhio davanti a me vi fu una stanza che pareva un saloon del far west divenuto chic. Carlo mi fece sedere e mi offrì da bere:

-Posso offrirti qualunque bevanda analcolica tu possa immaginare, oppure un po' di whisky, ma noi cercatori di alcol non ne beviamo.

-Siete tutti astemi?

-Non è questione di virtù; prova a uscire sotto al sole del deserto dopo aver bevuto alcool e mi darai ragione.

Dopo aver bevuto una limonata, cercai di far chiaccherare i miei ospiti, ma incontrai qualche difficoltà a fare dei discorsi di sostanza con loro. Per Carlo esisteva solo il suo lavoro, e la ricchezza che veniva dai suoi successi; non faceva altro che raccontarci di come era stato astuto nel trovare tre pozzi negli ultimi due mesi, e nel vantare le meraviglie del suo camper in cui aveva investito una cifra con cui una tribù di stanziali poteva campare per sei mesi.

Elena non sembrava molto interessata alla conversazione, e dopo un po' propose di andare tutti a fare un bagno; io accettai per cortesia, anche se trovavo l'uso della piscina nel deserto un po' pacchiano.

Sulla via del ritorno chiesi a Benedetta:

-Ma Carlo è davvero tanto bravo come cercatore come dice lui?

-Bravo o fortunato, qui nel deserto conta chi ci riesce; comunque si applica molto al suo lavoro, ed è certamente ben preparato: ha un Ph. D. in geologia della Mc Murdo University, Antartide.

-Però il suo titolo accademico è l'unica cosa di cui non si sia vantato.

-Si vede che ama darsi l'aria dell'uomo fatto da sè; in realtà viene da una famiglia ricca, che gli ha pagato i migliori studi.


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Andrea MILANI
Sat Aug 17 15:26:08 MET_DST 1996