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4.3 DISCRETIZZAZIONE CONSERVATIVA

 

Sommario Equazioni differenziali di ordine superiore possono essere discretizzate utilizzando diverse approssimazioni per le derivate non solo prime ma anche di ordine superiore. Alcune di queste approssimazioni, come per esempio quella che è equivalente al metodo di Eulero, hanno però delle proprietà qualitative indesiderabili, per esempio modificano le proprietà di stabilità delle soluzioni. Altre approssimazioni sono conservative, cioè se applicate ad un sistema dinamico continuo conservativo producono un sistema dinamico discreto ugualmente conservativo. Non esiste però un metodo che consenta di preservare sempre gli integrali primi del sistema continuo, quindi le discretizzazioni vanno sempre interpretate come approssimazioni anche nel senso qualitativo, perché riproducono in modo imperfetto anche proprietà qualitative come l'integrabilità .

Discretizzazione di ordine superiore

Per approssimare le soluzioni di un'equazione differenziale di ordine superiore al primo con un sistema dinamico discreto si possono seguire due approcci: il più semplice è quello di ridursi ad un sistema dinamico e poi usare una discretizzazione per quest'ultimo, per esempio il metodo di Eulero tex2html_wrap_inline40354 (oppure altri più accurati come sarà descritto nella Sezione 4.4).

Può essere più conveniente tentare di scrivere direttamente una formula di approssimazione per le derivate di ordine superiore. Queste approssimazioni possono essere scritte in termini di un'algebra di operatori:

Definizione:

Segue immediatamente dalle proprietà di commutazione che si può applicare la formula del binomio di Newton  per calcolare le potenze di tex2html_wrap_inline40370 : la differenza k-esima in avanti   è

displaymath40372

per esempio

displaymath40374

Queste formule possono essere impiegate direttamente in approssimazioni discrete delle derivate di ordine superiore, del tipo

displaymath40376

Esempio:

Esercizio Se si usasse una discretizzazione basata sulla differenza all'indietro  :

displaymath40422

quali sarebbero le proprietà delle soluzioni della discretizzazione dell'oscillatore armonico? Quale sarebbe il limite della soluzione tex2html_wrap_inline40394 per tex2html_wrap_inline39012 ? (Soluzione)

Differenze centrali

Per equazioni differenziali che contengono solo le derivate di ordine pari si può trovare un procedimento di approssimazione che ha proprietà molto migliori, in particolare che non introduce moltiplicatori di Lyapounov spurii come il metodo di Eulero.

Definizione:

Usando le regole di commutazione e il binomio di Newton, si verifica che le potenze pari di tex2html_wrap_inline40434 non usano ``mezzi passi'', quindi sono definite come operatori su di una successione; per esempio,

displaymath40436

Le differenze centrali sono quindi utili per definire una discretizzazione di equazioni senza derivate di ordine dispari, per esempio usando

displaymath40438

Esempio:

Mappa standard

Vogliamo generalizzare l'esempio precedente al caso di un qualsiasi sistema newtoniano ad un grado di libertà :

displaymath40466

Se usiamo le differenze centrali otteniamo la discretizzazione

displaymath40468

Però, per essere in grado di usare le condizioni iniziali tex2html_wrap_inline40470 occorre trovare una discretizzazione anche per l'equazione tex2html_wrap_inline37714 . Se usiamo la differenza all'indietro 

displaymath40474

si ottiene un sistema dinamico discreto sostituendo

displaymath40476

cioè

displaymath40478

che in termini di tex2html_wrap_inline40480 diventa

displaymath40482

dividendo per h questa equazione, e aggiungendoci

displaymath40486

si trova il sistema dinamico discreto nonlineare

displaymath40488

che si indica con il nome di mappa standard   associata al sistema newtoniano tex2html_wrap_inline37754 .

Teorema della mappa standard :  La mappa standard associata a tex2html_wrap_inline37754 , con f di classe tex2html_wrap_inline34382 su un aperto tex2html_wrap_inline40498 , è conservativa  su tex2html_wrap_inline40500 .

Dimostrazione:

 C.D.D.

La risposta al quesito se la mappa standard abbia un integrale primo (analogo all'integrale dell'energia  del sistema continuo) è negativa. Per mostrare questo è sufficiente un controesempio:

Esempio:

  figure9824
Figure 4.4:  Mappa standard del pendolo con passo h=0.5; si noti che le soluzioni del sistema discreto non seguono le curve ad energia costante, ma sembrano seguire delle curve regolari distorte. In effetti alcune di queste curve sono biforcate in più ``isole'', come nel caso della condizione iniziale (3,-2); inoltre esiste una traiettoria che sembra seguire entrambi i rami della separatrice. Si veda anche la Figura 9.4.

  figure9829
Figure 4.5:  Mappa standard del pendolo con passo h=0.5; un ingrandimento della figura precedente, che mostra una sola orbita del sistema dinamico discreto, con condizione iniziale (3.141,0) molto vicina al punto di sella. È evidente da questa figura che non può esserci un integrale primo.

La mappa standard del pendolo dipende quindi da un solo parametro tex2html_wrap_inline40556 . Intuitivamente è chiaro che per tex2html_wrap_inline39876 molto piccolo il sistema discreto approssimerà il sistema continuo, e quindi la funzione energia tex2html_wrap_inline40560 cambierà di poco ad ogni passo, e la successione tex2html_wrap_inline40562 si muoverà quasi lungo le curve di livello di E, cioè vicino alla soluzione del sistema continuo. Invece, per tex2html_wrap_inline39876 grande il sistema discreto non avrà niente a che fare con il sistema continuo: per esempio, per tex2html_wrap_inline40568 il punto di equilibrio nell'origine diventa instabile, come risulta dall'analisi della discretizzazione del pendolo lineare.

  figure9834
Figure 4.6:  Mappa standard del pendolo con passo h=1; la regione caotica occupa gran parte del toro, una regione apparentemente regolare corrisponde alle oscillazioni a piccola ampiezza, e appaiono molte isole di risonanza.

Per osservare che cosa succede per valori intermedi di tex2html_wrap_inline39876 , osserviamo le orbite della mappa standard per i valori tex2html_wrap_inline40572 (Figura 4.4) e tex2html_wrap_inline40574 (Figura 4.6).

Per valori relativamente piccoli di tex2html_wrap_inline39876 , come nella Figura 4.4, sembra quasi che il sistema dinamico discreto ammetta un integrale primo, anche se con le curve di livello distorte rispetto a quelle della funzione energia del corrispondente sistema dinamico continuo. Ma se si guarda più in dettaglio, per esempio ingrandendo la figura, si nota che il comportamento qualitativo delle orbite del sistema dinamico discreto è molto diverso, ed in particolare alcune curve invarianti scompaiono: questi fenomeni di caos  si verificano in modo più appariscente vicino alle separatrici  che escono dal punto di sella (Figura 4.5), ma sono presenti anche vicino alle separatrici delle isole di risonanza .

Per valori più grandi di tex2html_wrap_inline39876 , come in Figura 4.6, l'illusione che la mappa standard possa avere un integrale primo scompare del tutto. Per questo valore ( tex2html_wrap_inline40574 ) l'ultima curva invariante corrispondente ad una circolazione è scomparsa, e le orbite caotiche possono muoversi liberamente lungo tutto l'asse y. Si veda la discussione nel Capitolo 9.

Problema Si consideri il problema dei due corpi , cioè il sistema newtoniano di dimensione 1

displaymath40584

dove GN>0 e c sono costanti. Si costruisca la mappa standard del problema dei due corpi  , e se ne studi il comportamento al variare del passo h.

Suggerimento: Nel caso continuo, tutte le orbite limitate sono periodiche, con periodi che dipendono solo dall'integrale dell'energia ; ponendo tex2html_wrap_inline40592

displaymath40594

le orbite sono periodiche per E<0, ed il periodo è tanto più grande quanto l'energia si avvicina a 0 (per la terza legge di Keplero ). Per E>0 le orbite vanno all'infinito. Quindi E=0 è una separatrice. Nel problema discretizzato la separatrice si trasforma in una regione caotica, tanto più ampia quanto più lungo è il passo h.


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Andrea Milani
Thu Aug 14 11:30:04 MET DST 1997