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7.5 PICCOLE OSCILLAZIONI

 

Sommario I sistemi dinamici lineari che si ottengono linearizzando dei sistemi conservativi hanno proprietà speciali, descrivibili in termini di esponenti di Lyapounov. Nel caso proveniente da un sistema newtoniano conservativo, le soluzioni possono essere descritte come sovrapposizione di oscillazioni armoniche.

Linearizzazione conservativa

Un punto di equilibrio  tex2html_wrap_inline44184 di un sistema hamiltoniano è un punto in cui si annulla il secondo membro, quindi corrisponde ad un punto stazionario della hamiltoniana:

displaymath47768

Il sistema linearizzato  nel punto di equilibrio

displaymath47770

avrà per matrice tex2html_wrap_inline47772 , dove C è la matrice hessiana di H, calcolata nel punto di equilibrio, e J è la matrice che definisce la struttura simplettica . Le matrici della forma JC, con C simmetrica, hanno proprietà speciali per quanto concerne gli autovalori:

eqnarray20857

per cui se tex2html_wrap_inline36040 è un autovalore di JC, anche tex2html_wrap_inline47788 è un autovalore, con la stessa molteplicità (e anche lo stesso numero di blocchi di Jordan della stessa dimensione). Quindi non tutti i sistemi dinamici lineari possono essere i linearizzati di sistemi hamiltoniani  ; per esempio pozzi e sorgenti non possono esserlo, perché per ogni esponente di Lyapounov  positivo deve essercene anche uno negativo, e viceversa.

Poiché l'equazione caratteristica  di JC ha comunque coefficienti reali, gli autovalori sono reali o accoppiati in complessi coniugati; perciò o formano coppie tex2html_wrap_inline47792 reali, oppure coppie immaginarie pure tex2html_wrap_inline47794 , oppure quaterne complesse tex2html_wrap_inline47796 . Il solo caso in cui il punto di equilibrio del sistema linearizzato può essere stabile è quello in cui gli autovalori sono tutti immaginari puri; questa però è una condizione necessaria ma non sufficiente per la stabilità del punto di equilibrio.

Si possono classificare i sistemi linearizzati di sistemi hamiltoniani usando la forma canonica di Jordan reale  della matrice JC del linearizzato; si veda [Arnold 86], Appendice 6.

Teorema di stabilità del minimo :  Se il punto stazionario tex2html_wrap_inline44184 della hamiltoniana H(P,Q) è un punto di minimo locale forte , allora è un punto di equilibrio stabile .

Dimostrazione:

 C.D.D.

Usando la stessa funzione F(P,Q) usata in questa dimostrazione, si mostra che un punto di equilibrio di un sistema hamiltoniano non può essere in nessun caso asintoticamente stabile; infatti, poiché tex2html_wrap_inline47810 , il valore di F(P(t),Q(t)) non può avere per limite tex2html_wrap_inline47814 , come accade per le orbite del bacino di attrazione, a meno che non sia uguale al valore f sin dalla condizione iniziale.

Per il teorema di esistenza delle curve eccezionali  in dimensione 2, e per i teoremi analoghi in dimensione superiore, si può dimostrare che ogni volta che JC ha un esponente di Lyapounov tex2html_wrap_inline47820 , non solo il sistema linearizzato, ma anche il sistema nonlineare di Hamilton ha un punto di equilibrio instabile .

Restano però due problemi aperti, nel senso che la risposta non è stata trovata neppure dalla ricerca matematica recente:

(I)
Se un punto di equilibrio non è un minimo locale della hamiltoniana, allora è necessariamente instabile? Questo è stato dimostrato soltanto nel caso di un grado di libertà.

(II)
Se un punto di equilibrio è linearmente stabile  , nel senso che tutti gli autovalori del sistema linearizzato sono immaginari puri e distinti, allora è stabile? Si conoscono dei controesempi, quindi per assicurare la stabilità occorrono delle ipotesi aggiuntive, che però non sono note.

Linearizzazione di sistemi newtoniani

Consideriamo un sistema conservativo del tipo che proviene da un sistema newtoniano ; usando la formulazione lagrangiana, la funzione lagrangiana  sarà del tipo

displaymath47822

dove B=B(Q) è una matrice definita positiva (quindi invertibile) di tipo tex2html_wrap_inline34586 ; le equazioni di Lagrange sono:

displaymath47828

Per mettere in evidenza i punti di equilibrio, riscriviamo le equazioni di Lagrange come sistema dinamico in tex2html_wrap_inline43992 :

displaymath47832

Il secondo membro si annulla solo per tex2html_wrap_inline47834 e per quei tex2html_wrap_inline47836 tali che tex2html_wrap_inline47838 .

Il corrispondente sistema linearizzato in tex2html_wrap_inline47840 è

displaymath47842

dove la matrice B si intende calcolata in tex2html_wrap_inline47836 , ed tex2html_wrap_inline47848 è la hessiana di V(Q) calcolata in tex2html_wrap_inline47836 ; supponiamo che V(Q) sia di classe tex2html_wrap_inline34798 , in modo che A sia simmetrica. Il sistema linearizzato è a sua volta lagrangiano, con lagrangiana  quadratica

displaymath47860

che coincide con il polinomio di Taylor di ordine due (nel punto tex2html_wrap_inline47862 ) della lagrangiana completa.

Ci poniamo il problema di semplificare il sistema linearizzato, ricorrendo ad un cambiamento di coordinate. Poiché le matrici tex2html_wrap_inline35108 ed A sono simmetriche, e tex2html_wrap_inline35108 e definita positiva, per il teorema di diagonalizzazione simultanea  esiste una matrice invertibile R che le diagonalizza entrambe, quindi diagonalizza il loro prodotto:

displaymath47872

Trasformando direttamente le equazioni di Lagrange (nella forma risolta rispetto alle derivate seconde) con il cambiamento di coordinate tex2html_wrap_inline47874 , si ottiene

displaymath47876

allora nelle coordinate tex2html_wrap_inline47878 le equazioni di Lagrange diventano

displaymath47880

che corrispondono ad un sistema di oscillatori lineari disaccoppiati, studiabili indipendentemente l'uno dall'altro. Se, per un certo j, tex2html_wrap_inline47884 , allora tex2html_wrap_inline47886 è un oscillatore lineare corrispondente a una sella , con soluzioni esprimibili in termini di esponenziali, con esponenti tex2html_wrap_inline47888 (dove tex2html_wrap_inline47890 è l'esponente di Lyapounov ) con costanti di integrazione tex2html_wrap_inline47892 . Il sistema linearizzato non è stabile (e neppure quello nonlineare); tuttavia il sistema linearizzato è ``integrabile'', nel senso che si possono scrivere le soluzioni, anche se non formano varietà invarianti compatte.

Oscillazioni proprie

Se, per un certo j, si ha tex2html_wrap_inline47896 , allora tex2html_wrap_inline47898 è un oscillatore armonico , quindi le soluzioni contengono funzioni trigonometriche nella frequenza propria  tex2html_wrap_inline47900 :

displaymath47902

con costanti di integrazione tex2html_wrap_inline47892 che si possono calcolare in funzione della condizione iniziale. Ciascuna di queste soluzioni è un'oscillazione propria  , che si svolge nel piano delle fasi tex2html_wrap_inline47906 indipendentemente dalle altre. La soluzione nelle coordinate tex2html_wrap_inline47908 sarà esprimibile come una combinazione lineare di oscillazioni proprie:

displaymath47910

dove i coefficienti tex2html_wrap_inline47912 dipendono dalle costanti di integrazione tex2html_wrap_inline47914 e dalla matrice di rotazione R. In altre parole nelle variabili Q le oscillazioni sono accoppiate, ma la forma più semplice è ottenibile passando alle variabili ``proprie'', legate alla diagonalizzazione dell'equazione.

Se tutti gli autovalori tex2html_wrap_inline43526 sono positivi, cioè se il punto tex2html_wrap_inline47836 è un minimo locale non degenere per l'energia potenziale V, allora il sistema si riduce ad un prodotto diretto di oscillatori armonici. Questo caso rientra nel teorema di Arnold-Jost , poiché le costanti di integrazione tex2html_wrap_inline47914 sono integrali primi in commutazione , e ogni insieme di livello con le costanti tex2html_wrap_inline47914 tutte >0 è un toro, sul quale il moto è un flusso di Kronecker  avente come frequenze le frequenze proprie tex2html_wrap_inline47890 . Naturalmente, nel caso di un sistema linearizzato si possono scrivere direttamente le soluzioni senza passare attraverso le complicazioni della dimostrazione del teorema di Arnold-Jost.

  figure20924
Figure 7.12:  A sinistra, figura di Lissajous con rapporto di frequenze 5/2; a destra, il rapporto delle frequenze è irrazionale (exp(1)) e la curva non si ripete mai; alla lunga ``riempirebbe'' la corona circolare.

Nello spazio delle variabili originarie, in cui le oscillazioni sono accoppiate, le soluzioni disegnano delle traiettorie complicate, la cui forma dipende dai rapporti tra le frequenze proprie. Per esempio per n=2 nel piano delle variabili tex2html_wrap_inline47290 le traiettorie sono delle figure di Lissajous   (Figura 7.12), che sono curve chiuse (ma non semplici) se tex2html_wrap_inline39660 è razionale. Per rapporti di frequenze irrazionali, la traiettoria passa ``dappertutto'', in un senso che è precisato dal seguente teorema.

Teorema del ritorno :  Dato un flusso di Kronecker  sul toro bidimensionale tex2html_wrap_inline39644 , con coordinate angolo tex2html_wrap_inline39652 :

displaymath47944

con rapporto delle frequenze tex2html_wrap_inline39660 irrazionale, allora ogni orbita passa arbitrariamente vicina ad ogni punto del toro.

Dimostrazione:

 C.D.D.

Il teorema precedente si applica quindi ad ogni sistema hamiltoniano integrabile  a due gradi di libertà; in effetti lo stesso teorema vale anche per un numero qualsiasi di gradi di libertà. Nel caso dei sistemi linearizzati con due gradi di libertà, se ci sono due frequenze proprie tex2html_wrap_inline48012 in rapporto irrazionale, allora i valori principali delle fasi delle oscillazioni tex2html_wrap_inline48014 passano arbitrariamente vicino ad ogni punto del quadrato tex2html_wrap_inline48016 , e quindi le variabili proprie tex2html_wrap_inline48018 passano arbitrariamente vicino ad ogni punto della corona circolare

displaymath48020

come si vede in Figura 7.12.

Esempio:

Problema Consideriamo due pendoli semplici, della stessa lunghezza tex2html_wrap_inline36562 e con la stessa massa m, accoppiati da una molla. Nell'approssimazione lineare la lagrangiana, in funzione degli angoli tex2html_wrap_inline43752 dei due pendoli rispetto alla verticale, sarà:

displaymath48080

Calcolare esplicitamente la soluzione con condizioni iniziali

displaymath48082

(Soluzione)


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Andrea Milani
Thu Aug 14 11:30:04 MET DST 1997